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E se le fiabe che tutti conosciamo fossero nate ai tempi di una pandemia, come le avrebbero trascritte i Fratelli Grimm? Il principe avrebbe potuto davvero salvare Biancaneve con un bacio o avrebbe dovuto rispettare la distanza di sicurezza? Cenerentola sarebbe riuscita ad andare al ballo in mascherina dopo che matrigna e sorellastre le avevano strappato i guanti oppure no? E siamo proprio sicuri che le vere ragioni per cui la Bella Addormentata viene confinata non fosse proprio che era, in realtà, la paziente zero di una grave pandemia? Le domande sono lecite, tanto più che si deve ammettere che molte cose, nelle fiabe che tutti conosciamo, non quadrano. Come mai, ad esempio, i Sette Nani avevano messo Biancaneve - una giovane in coma - in una teca come un soprammobile in mezzo al bosco? Perché il principe di Cenerentola - che ha passato con lei tutta la sera - non le ha chiesto nemmeno il numero civico prima della sua fuga? La risposta non la troverete in queste pagine. Le stranezze del mondo, ahimè, non sempre hanno una spiegazione. Quello che scoprirete, però, è che i personaggi delle nostre infanzie hanno solo da guadagnare dal contagio che si espande e che sta per stravolgere i cortocircuiti delle loro storie. A loro non resta che guardare avanti con fiducia per scovare la bellezza che si cela nell'attesa.